Presente e Futuro

La Ricostruzione in Corso

La ricostruzione in corso

Il castello dopo il sisma del 1976Dopo il terremoto del 1976, su progetto dello studio Raccanello – von Stietencron Architetti Associati di Borgo Stremiz di Faedis (UD), i calcoli strutturali dell’ing. Livio Fantoni, con l’impresa Restauri & Costruzioni s.n.c. di Tavagnacco (UD), con un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, nel 2000 venne aperto il cantiere per il restauro e il risanamento conservativo del castello di Prampero, ridotto a rudere dalle ripetute scosse del maggio e settembre. I lavori presero avvio col consolidamento e il recupero della torre Nord, estendendosi poi al palatium tra questa e la torre Gemona, ove sono tuttora in corso.

La Torre Nord nel 2006 (foto Davide Raccanello)Gli interventi sono stati impostati nell’assoluto rispetto del manufatto storico, privilegiando il suo stato originario sia nella messa in sicurezza delle parti superstiti, sia nella riedificazione delle parti crollate, sempre seguendo i criteri antisismici in vigore. Ove reperiti, sono stati valorizzati elementi architettonici rimasti nascosti, quali ad es. le bifore, alcune finestre, i riquadri lapidei, nonché la torre Nord, i cui conci della parete interna addossata al palatium rimangono a vista per tutta la sua altezza.

Per la ricostruzione del monumento vengono utilizzate le pietre reperite tra il materiale di crollo rimasto in sito, integrate con altre simile alle originali. I frammenti di muro non riutilizzabili, macinati e mescolati con calce spenta e con sabbia, servono a creare le malte. Le parti mancanti delle opere in pietra vengono integrate con pietra locale lavorata alla bocciarda.